mercoledì 21 ottobre 2009

Il Conte colpisce ancora

Giornalista: «Presidente, Fioroni dice che non resta nel Pd se diventa il suo partito...».
Massimo D’Alema: «Fioroniiii, Fioroniiii... qua si dice che tu vai via dal partito...».
Giuseppe Fioroni: «Ma no Massimo. Io avevo solo paura che tu ti portavi via gli iscritti. Se tu e Bersani mi garantite che restate e con voi pure gli iscritti... resto anche io...».

Massimo D'Alema: «Ecco, era 'na cazz... La dovete smette d'annà in giro a dì cazz... Ormai c'avete una certa età».


Le diverse anime del Partito Democratico si confrontano con l’ironia (dal greco antico εἰρωνεία; eironeía, ovvero: ipocrisia, falsità o finta ignoranza). L’artificio retorico più usato, inflazionato e abusato al mondo.

C’è tensione fra l’anima cattolica e quella socialista del Pd. Il possibile ritorno di un ex comunista alla guida del partito suscita parecchie diffidenze. Ma andarsene dal maggiore partito dell’opposizione è difficile e ogni altra alternativa rischiosa. Lo sa bene il Conte Max (soprannome) che di fronte al rischio di nuove polemiche ha pensato bene di buttarla in caciara.

Concordiamo con chi ha scritto: “Massimo D’Alema sarebbe un ottimo marinaio. Pochi sono coloro che riescono a navigare così bene, senza naufragare mai completamente, nel mare della politica”.

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